La geomembrana testurizzata rappresenta un significativo passo avanti nella tecnologia delle barriere geosintetiche. Progettata con una superficie intenzionalmente ruvida, questa membrana in polietilene ad alta densità (HDPE) offre eccezionali coefficienti di attrito interfacciale, rendendola la scelta ideale per progetti in cui la stabilità del pendio è fondamentale.
A differenza delle geomembrane lisce, la sua esclusiva superficie testurizzata, ottenibile tramite processi di irruvidimento a borchie (a colonna) o a spruzzo, offre una presa superiore con i terreni e i geosintetici adiacenti, garantendo l'integrità strutturale a lungo termine in applicazioni di contenimento ambientale impegnative come i rivestimenti di discarica, le dighe di serbatoi e gli impianti minerari.
Una geomembrana testurizzata è un rivestimento impermeabile flessibile prodotto con resina HDPE di alta qualità. Il suo elemento distintivo è una texture superficiale ruvida su un lato o su entrambi i lati. Questa texture è specificamente progettata per aumentare le caratteristiche di attrito della superficie.
I principali metodi di produzione includono:
Il principale vantaggio delle geomembrane testurizzate è il loro coefficiente di attrito significativamente migliorato. Con valori che possono arrivare fino a 0,8 o più, prevengono lo scivolamento e l'instabilità su pendii ripidi, il che è una considerazione fondamentale nelle pareti delle celle di discarica, nei nuclei delle dighe e in altri progetti di movimento terra.
Come le loro controparti lisce, le geomembrane in HDPE testurizzate offrono un'eccezionale durata. Possiedono un'elevata resistenza alla trazione (ad es. ≥28 MPa) e un allungamento a rottura (≥700%), che consente loro di resistere a sollecitazioni significative e movimenti del terreno senza guasti.
Formulate con nero di carbonio e additivi antietà, queste geomembrane sono costruite per durare. Sono progettate per resistere alle radiazioni UV, all'ossidazione e alla degradazione biologica, mantenendo le loro prestazioni per decenni con una durata di progettazione tipica superiore a 30 anni.
Le geomembrane testurizzate forniscono un'eccellente barriera con una conducibilità idraulica estremamente bassa, tipicamente dell'ordine di 1*10⁻¹³ cm/s, prevenendo efficacemente la migrazione di liquidi o gas.
| Caratteristica | Testurizzazione a borchie/punto colonnare | Irruvidimento a spruzzo |
|---|---|---|
| Caratteristica principale | Crea un motivo di borchie o colonne rialzate sulla superficie della membrana | Crea una superficie ruvida mediante spruzzatura durante la produzione |
| Coefficiente di attrito tipico | Può raggiungere coefficienti di attrito più elevati (ad es. 0,8) grazie alla distinta geometria delle borchie | Il coefficiente di attrito può variare in base allo specifico processo di spruzzatura e ai parametri |
| Processo di fabbricazione | Spesso associato a processi come la goffratura a rullo o l'estrusione modificata per formare le borchie | Coinvolge tecniche in cui il materiale viene applicato per creare rugosità superficiale |
| Nota generale sull'applicazione | Spesso preferito per applicazioni che richiedono una resistenza al taglio interfacciale molto elevata con terreni o geosintetici su pendii ripidi | Fornisce una superficie ruvida adatta a molte applicazioni su pendii in cui è necessario un attrito maggiore |
Le geomembrane testurizzate sono specificate per progetti che richiedono il massimo livello di stabilità e affidabilità:
Una corretta installazione è fondamentale per le prestazioni. I passaggi chiave includono:
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